Pagine

giovedì 3 novembre 2011

Riaffiora sulle labbra di Eva lo squarcio violento di emozioni incatenate, la sensazione ruvida di mani che scivolano sulla pelle, lenti riflessi argentei di immagini distorte..e in mezzo al profumo di pioggia, alle luci gialle dei lampioni, al verde umido di prati di città, Eva racconta di fate e castelli, di belle imprigionate, di coraggiosi cavalieri che uccideranno draghi fumosi.

Eva si sfrega gli occhi bagnati da lacrime antiche, riaccende le candele spente, affila i coltelli, si veste con l'antica armatura...

Ritornano le labbra rosse, il volto scavato, le  nocche arrossate e le crepe al cuore....sciami neri di mosche silenziose.