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domenica 11 luglio 2010

...Una sera di pioggia ghiacciata, Eva si toglie i fili d'erba dai capelli...lui è la, sullo sfondo, con gli occhi inchiodati su di lei, sulle sue mani, sulla sua bocca riflessa nello specchio, sui suoi occhi scuri.
Eva che si immerge nella nostalgia, che parla con le ombre, che rilegge i suoi fogli scritti fitti, inchiostro che si appiccica alle dita.
Un giorno i suoi occhi vedranno solo il verde che tanto ama, il grigio che potrà toccare, tenere sotto le sue dita, il blu da raccogliere nei suoi occhi...e lui sopra tutto, nei suoi pensieri, nei suoi sorrisi, sulle sue braccia, le sue gambe, i suoi fianchi...
Una finestra aperta e la pioggia che entra..Eva si affaccia, il viso è rigato dalla pioggia, le orecchie piene dei rombi dei tuoni, le porte sbattono e la strada resta in silenzio...e ancora una volta raccoglie le mani, come per pregare, le porta al petto, le stringe forte, senza parlare...lui è ancora lì e non smette di fissarla, uno sguardo che assomiglia ad una richiesta..."resta con me dolce Eva..sono qui per portarti via e non abbandonarti mai..."

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