Pagine

venerdì 21 maggio 2010

Scrittura densa, senza interruzioni, vuoti di pensiero, baratri di speranze. L'arte di racchiudere scaglie di emozioni, paesaggi di suoni e silenzi irreali.China su vuote pagine di intuizioni, di gesti lenti, di legami che improvvisamente diventano fortissimi. Come aprire improvvisamente gli occhi su quello che sei, territorio interiore.
E' intermittente la mia capacità di realizzare quello che sono davvero e chiudo gli occhi per poi risvegliarmi improvvisamente...come se i miei occhi percepissero vivide immagini che porto dentro ma che restano immobili, incapaci di parlare sino a quando un mio gesto leggero le rende animate. Nella notte di me stessa cerco un bagliore, qualcosa che mi indichi quale stella seguire, quale cielo osservare..

Nessun commento:

Posta un commento