Pagine

venerdì 18 giugno 2010

Non ti ho più tolto gli occhi di dosso...non ho indietreggiato lungo il sentiero che tortuoso si inerpicava verso i tuoi luoghi. Un cammino fatto di sospiri, di pensieri densi , di rumori attutiti ... mi osservavi mentre ti raggiungevo, mentre con gli occhi stanchi diminuivo le distanze tra di noi..e poi il temporale, l'odore forte dell'erba inzuppata, i miei capelli fradici, le mani fredde che non riuscivano piu a stringerti...Eva, mia adorata, ti ho dovuta abbandonare quando mi trovavo a un passo da te...è il destino crudele che il tempo ci ha riservato...divisi dalle stesse ferite, innamorati delle stesse sensazioni...Hai tenuto il mio viso tra le tue mani, hai baciato le mie labbra rosse, mi hai guardato con i tuoi occhi grandi e profondi...e poi siamo andati in frantumi, come un cristallo fragilissimo, come il cuore pieno di rabbia che ti esce dal petto, come i nostri ricordi sulla musica di malinconici violini.

Nessun commento:

Posta un commento