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mercoledì 9 giugno 2010

il rifugio delle parole

Eva ascolta attenta discorsi e frasi..medita su ogni piccola emozione che le provocano, sbuccia le parole per trovarne il loro significato profondo...i suoni che si compongono sgraziati, le voci troppo alte, desiderose di sovrastare il mormorio che incessantemente avvolge persone e luoghi...perché i luoghi parlano per Eva...parla la sua libreria piena di grandi libri di fiabe, di romanzi, di poesie....i dorsi consumati, schiariti dal sole, bagnati dalla pioggia, profumati dall'erba di un prato...parla la sua strada di casa, percorsa centinaia di volte, il marciapiede crepato, la città sullo sfondo, i passi veloci mentre si affretta a finire una frase, ad arrivare a un punto.
Eva che non guarda più i suoi polsi, Eva che riaccende una luce alla volta dentro di sé, Eva che raccoglie i colori di paesaggi immobili, li mescola, li stravolge.
Eva e una scia di stelle incancellabile che luccica nella notte.

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